Lo spirito che ci anima come Ufficio per la Pastorale della Famiglia, e che in questi anni abbiamo cercato di mettere in campo, è quello di mettere al centro la relazione: ‘custodire, curare e far crescere’  la relazione di coppia e quindi la famiglia.

È attenzione alla relazione, è “il prendersi cura”, della coppia e delle altre coppie, nella quotidianità della vita che ci è affidata, nei suoi aspetti più semplici e concreti. 

Ma anche e soprattutto farsi prossimi verso tutte le famiglie con stile accogliente, rispettando i cammini differenti di vita e di fede di ciascuno, ponendo in essere percorsi che tengano conto delle diverse esperienze e condividere ciò che è terreno comune a tutte le famiglie:  la concretezza delle relazioni, le sfide e le speranze. 

L’esperienza con i fidanzati, le giovani coppie e le famiglie, insegna che è possibile riaccendere la luce della fede facendosi compagni di viaggio, appassionati comunicatori della bellezza del matrimonio: accompagnamento come metodo, stile e contenuto.

 

Werner e Elisabetta, Marco e Luisa, Don Gabriele

… “I Padri sinodali hanno insistito sul fatto che le famiglie cristiane, per la grazia del sacramento, sono i principali soggetti della pastorale familiare, soprattutto offrendo  «la testimonianza gioiosa dei coniugi e delle famiglie, chiese domestiche»…  «si tratta di far sperimentare che il Vangelo della famiglia è gioia che “riempie il cuore e la vita intera”, perché in Cristo siamo “liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento” (Evangelii gaudium, 1). Alla luce della parabola del seminatore (cfr Mt 13,3-9), il nostro compito è di cooperare nella semina: il resto è opera di Dio….”…»                                                                                            ( Amoris Laetitia n. 200)